Eufánio - rassegna di idee laico religiose - è una filiazione della Fondazione Templum Telluris.

La Fondazione è stata creata a Roma nel 2017 per volontà di otto persone che hanno scelto di costruire sulla propria identità la identità culturale collettiva; identità basata e sviluppatasi attorno ad una consapevolezza, ideale e pratica, che genera nei singoli individui e nella comunità di riferimento, credibilità, reciprocità, appartenenza e responsabilità.

La nostra storia è come una nuvola che, pur giungendo in un luogo che non conosce, ha intenzione di renderlo fertile con la sua pioggia, in modo da poter riportare il suo humus a quanto di più prezioso e di più antico abbia nella attualità dell'esserci, per poterlo ancora e di nuovo vivere.

Nel pur breve tempo di esistenza della Fondazione abbiamo cercato di seguire "qualcosa" che avesse in sé la forza di avvenire veramente, usando nell'ideazione e nella realizzazione dei nostri progetti la tecnica dell'analogia che serve a collegare i principi particolari ai principi generali, per permettere all’uomo di raggiungere la sua finalità: tentare di conoscere il destino che lo obbliga, e perseguire così la propria emancipazione.

Desideriamo che la nostra storia diventi un metodo per la valorizzazione delle risorse materiali e in contemporanea la scoperta delle risorse spirituali che le sottendono, tipico atteggiamento della più autentica ed originale cultura umanistica occidentale.

Cultura umanistica occidentale che non deve riproporre oggi l’avventura del rinascimento, quando l'uomo si è creduto un plenipotenziario, ma al contrario valorizzare finalmente il "popolo", e non i populismi che schiacciano l'umanità fra il suo essere di natura animale e la sua origine "divina". Un umanesimo che invece allarghi la coscienza di essere "felicemente uomini", consapevoli che ogni loro realizzazione si basa sulla pianta di un sogno.

Il nostro sogno, attraverso Eufánio, è condividere le nostre idee e le nostre capacità attuative per rinnovare il popolo nelle sue essenze, affinché sia pronto a creare un futuro di qualità per le generazioni a venire, attuando la valorizzazione del territorio comune che va da Roma all'Italia all'Europa.